Emilio Vedova
Tumulto, 1960

Lo scontro per me è fisiologico. È modo di riferimento, tutto il capire. Scontri – per meglio sentire quanta vita, quanta morte. È proprio per gli opposti, in costanti di confronto, che io riesco maggiormente a centrare il mio lavoro di espressione.

Tumulto appartiene a una serie di grandi tele dipinte da Emilio Vedova nel 1960, in cui la forza del gesto e l’intensità dei colori sono la cifra distintiva di una pittura oggetto di attenzione da parte della critica internazionale. Stilisticamente richiama le opere presentate nella sala personale alla XXX Biennale di Venezia dello stesso anno.

Tumulto, 1960
idropittura, pastelli e sabbia su tela
145,2 x 194,4 cm

In uno “scontro di situazioni”… comincerò da questo argomento, che per me prima di essere considerato un fatto politico artistico, è semplicemente un fatto umano. Di uomini sui quali certe libertà e certe non libertà, certe chiusure e certi disgeli, toccano sempre consequenziali estreme. Della cosiddetta “destalinizzazione nell'arte” – iniziata in Polonia nel ’56 – volta a volta si hanno sintomi anche negli altri paesi dell'Est. Non ancora in Russia, per quel che ne abbiamo visto alle Biennali.

Vedova con Philip Guston, Caffè Florian Venezia, 1960 nei giorni di inaugurazione della XXX Biennale d'Arte.