Vedova, De America, curatore Germano Celant, curatore associato e ricerca scientifica Laura Lorenzoni, volume progettato e realizzato da Galleria dello Scudo in collaborazione con Fondazione Emilio e Annabianca Vedova.
È proprio dopo l’America… che certi pensieri mi incalzano nel profondo.
Dopo l’America dove ho visto portato fino alle estreme conseguenze questo nostro mondo occidentale; dove ho visto fino ai suoi paradossi questa civiltà che è partita dall’Europa…
Si parla tanto di questa pittura americana, ma dove la mettiamo la diaspora europea? Perché dovremmo essere noi i debitori?
Ormai è tempo di dirlo: se gli europei hanno preso qualcosa dagli americani, è qualcosa che loro avevano già preso dall’Europa.
È quanto affermava Emilio Vedova, a cui è dedicata la monografia da poco edita da Skira Vedova, De America dedicata al ciclo di dipinti De America realizzato tra il 1976 e il 1977. Il titolo attribuito ai lavori è un evidente rimando alle esperienze dell’artista negli Stati Uniti a partire dal 1951 per venticinque anni e sottolinea l’importanza cruciale del ciclo di dipinti nel percorso vedoviano, a chiusura di un lungo periodo caratterizzato da un forte impegno sociale e politico.
La monografia, curata da Germano Celant, direttore artistico della Fondazione Vedova, in associazione con Laura Lorenzoni, è frutto di un progetto scientifico ideato e realizzato dalla Galleria dello Scudo in collaborazione con la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. Il volume è introdotto da un saggio storico-critico di Germano Celant, seguito dall’ampia e dettagliata cronologia di Laura Lorenzoni che, grazie a ricerche condotte in archivi pubblici e privati europei e d’oltreoceano e a informazioni in gran parte inedite rinvenute consultando fondi documentari conservati in archivi statunitensi e latino-americani, ricostruisce per la prima volta l’avventura “americana” dell’artista tra il 1951, data della sua prima mostra personale a New York, e il 1976-1977, anni del ciclo di dipinti De America. Attraverso un ricco apparato iconografico e documentario l’indagine offre una puntuale analisi sulla complessità del contesto politico-sociale e artistico negli Stati Uniti in rapporto a quello europeo dopo la seconda guerra mondiale. Fitto è il calendario di eventi documentati nel volume: dai rapporti instaurati con università, istituzioni pubbliche ed esponenti del mondo della cultura internazionale, ai numerosi appuntamenti espositivi negli Stati Uniti, in Canada e in America latina, scanditi da importanti riconoscimenti come il Guggenheim Award, conseguiti in sedi prestigiose. Tutte le informazioni riportate sono state aggiornate, completate e corrette rispetto a precedenti pubblicazioni sulla base dei dati che le ultime ricerche hanno permesso di reperire.
Cartonato
190 tavole a colori, 1373 ill.
688 pagine
Skira, Milano, 2019