Max Ihlenfeld, in seguito noto come Massimo Campigli, nasce a Berlino nel 1895. Dopo aver trascorso l’infanzia a Firenze, nel 1909 si trasferisce con la famiglia a Milano, dove entra in contatto con i gruppi futuristi. Nella prima giovinezza manifesta propensioni letterarie piuttosto che pittoriche; un suo scritto, intitolato Giornale + Strada. Parole in libertà viene pubblicato su “Lacerba” nel 1914. Durante la prima guerra mondiale cade prigioniero e viene deportato in Ungheria. Nel 1919 viene mandato a Parigi come corrispondente del “Corriere della Sera” e qui inizia la sua carriera artistica; nei primi duri anni trascorsi nella capitale francese, Camppigli alterna il mestiere di giornalista a quello di pittore.