14-17 giugno 2018
Per la prossima edizione di Art Basel la Galleria dello che Scudo documenterà, come al solito, particolari aspetti dell’arte italiana dai primi decenni del XX secolo sino al secondo dopoguerra, attraverso una selezione di personalità scelte fra i pittori e gli scultori italiani più noti nel contesto internazionale. L’allestimento sarà suddiviso in due sezioni.
Nella prima, dedicata alle ricerche concettuali e astratte dell’arte italiana del secondo dopoguerra, figureranno opere di Piero Manzoni (Achrome, 1961, lana di vetro), tele di Lucio Fontana, tra cui Concetto spaziale, Attesa, 1964-1965 e un Cellotex di Alberto Burri di grande formato, poste in dialogo con la grande terracotta di Leoncillo Racconto rosso, 1963.
Nell’altro settore, lavori di vari artisti eseguiti tra la fine degli anni ’50 e i primi anni ’80 documenteranno i vari risvolti della ricerca astratta in Italia sia in pittura che in scultura: tele di Afro, Carla Accardi, Piero Dorazio e Giuseppe Santomaso saranno poste in relazione con un grande dipinto di Emilio Vedova. In questa sezione particolarmente significativi saranno i seguenti lavori: Afro, Figura I, 1953; Carla Accardi, Scissione, 1960, basato su gradazioni cromatiche del nero e del grigio; Piero Dorazio, Sospetto di forma, 1958; Giuseppe Santomaso, Racconto segreto, 1961, tela di oltre 160 cm di lunghezza proveniente dalla collezione del newyorkese Samuel Irving Newhouse Jr.; Emilio Vedova, De America ’76-7, 1976, appartenente a un ciclo di dipinti che segnano la personale riflessione dell’autore sulle esperienze maturate durante i suoi soggiorni oltreoceano. In questa sezione figurerà inoltre un grande bronzo di Marino Marini, Il grido, 1962, in cui convivono spunti compositivi figurativi e astratti.
Tra le due sezioni due personalità iconiche dell’arte italiana come Gino Severini e Giorgio Morandi saranno documentate, il primo, dal dipinto Danseuse dans la lumière, 1913-1914, un olio su tavola con applicazioni di gesso e lustrini, che riprende i temi tipici del Futurismo come il dinamismo di una figura in movimento (la danzatrice) e gli studi sulla luce, il secondo, da una natura morta degli anni ’50.
L’allestimento dello stand comprenderà inoltre opere monocrome di colore bianco di Giuseppe Capogrossi e Angelo Savelli.
VIP Days: 12 giugno 20
Vernissage: 13 giugno 2021
Public Days: 14-17 giugno 2018