26 gennaio - 25 maggio 2025
And All That Is In Between è il titolo della seconda edizione della Biennale d’Arte Islamica organizzata a Jeddah dalla Diriyah Biennale Art Foundation. La mostra sarà aperta al pubblico dal 26 gennaio al 25 maggio 2025 al Western Hajj Terminal dell’Aeroporto King Abdulaziz.
Memory of becoming è il titolo dell’installazione commissionata dalla Diriyah Biennale Foundation per la Biennale di Arte Islamica 2025 ad Arcangelo Sassolino, che è l’unico artista italiano invitato dal curatore Muhannad Shono a creare un’opera site-specific per questa manifestazione internazionale. Shono e Sassolino si sono incontrati durante la 59ma Esposizione Internazionale di Arte a Venezia, dove Shono rappresentava l’Arabia Saudita e Sassolino il Padiglione di Malta.
Memory of Becoming esplora il tema dell’equilibrio delicato e dell’inevitabilità della trasformazione. Al centro dell’installazione si trova un disco in lenta rotazione, rivestito con olio industriale ad alta viscosità. Il movimento costante del disco crea una danza precaria tra stabilità e crollo. L’opera si sviluppa lungo un diametro di 8 metri, offrendo un’esperienza profonda e intima.
Il tempo è elemento essenziale di quest’opera. La rotazione continua del disco, che mantiene l’olio aderente alla sua superficie, simboleggia il fluire inesorabile del tempo e lo sforzo incessante richiesto per sostenere l’esistenza. Il lento gocciolare dell’olio diventa un richiamo poetico alla perdita e alla dissipazione, una testimonianza della transitorietà che permea ogni creazione. Il disco rotante e l’olio che vi aderisce rappresentano metafore del moto perpetuo della vita e della tensione intrinseca tra forze opposte: stabilità e cambiamento, persistenza e transitorietà. L’opera invita il pubblico a confrontarsi con la fluidità della trasformazione, riflettendo sulla propria esistenza e sul costante divenire. Memory of Becoming spinge a una riflessione profonda sulla temporalità e la fragilità della vita.
Memory of Becoming dialoga profondamente con l’ambiente culturale e spirituale del luogo. I temi del tempo, della trasformazione e della natura effimera dell’esistenza trovano una risonanza profonda nel contesto storico e culturale di Gedda, città che funge da porta d’accesso ai luoghi sacri dell’Islam. Sassolino ha concepito quest’opera con estrema cura, riflettendo lo spirito unico della Biennale, che celebra l’intersezione tra arte, cultura e spiritualità. L’utilizzo dell’olio industriale come medium principale richiama non solo la ricca storia della regione legata al petrolio, ma simboleggia anche la fluidità e la resilienza della cultura locale. Il movimento circolare del disco evoca il ciclo del tempo e dell’esistenza, un concetto profondamente radicato nella filosofia e nella cosmologia islamica. Questa opera cinetica, collocata nell’atmosfera sacra e contemplativa della Biennale, invita il pubblico a riflettere sull’impermanenza della vita e sullo stato di continua trasformazione che definisce la nostra realtà.