Dopo le retrospettive al Palazzo della Pilotta a Parma nel 1963 e al Palazzo dei Normanni a Palermo nel 1971, la mostra dedicata a Renato Guttuso tenutasi alla Galleria dello Scudo dal 26 novembre 1977 è la prima a riunire, secondo un articolato progetto critico, una selezione di dipinti scelti fra quelli più significativi a documentare l’impegno pittorico dell’artista siciliano in un ampio arco di tempo.
Dopo i primi studi del 1935 e 1937 legati al movimento di “Corrente”, l’esposizione presenta nature morte degli anni ’40, i ritratti degli artisti compagni di percorso, quali Pietro Consagra e Giulio Turcato, dipinti tra il 1945 e il 1946, quindi tele, anche di grande formato, in parte provenienti da collezioni pubbliche come Boscaiolo del 1950, inviato dalla civica raccolta della Galleria d’Arte Contemporanea di Suzzara, Zolfara del 1955 proveniente dalla Galleria d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” di Cortina d’Ampezzo, La vucciria del 1974 di proprietà dell’Università di Palermo, o la grande tela Comizio di quartiere del 1975 in collezione privata.
L’artista pubblica in catalogo alcune note di apprezzamento per la mostra veronese, che riconfermano l’intenzione da parte della Galleria di rendere merito, con una ideazione coerente e organica, a un artista che in trentacinque anni di attività ha tenuto fede ai propri sentimenti e alle proprie convinzioni.
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