Home / Esposizioni / Pio Semeghini
24.11.1979 — 07.01.1980
Dopo le rassegne di Mantova e Venezia, a conclusione delle celebrazioni per il centenario della nascita, la Galleria dello Scudo, nel novembre 1979, rende omaggio a Pio Semeghini con un’antologica che riunisce novanta dipinti scelti tra i più significativi dell’intero arco della sua carriera artistica. Si tratta della più ricca esposizione dell’artista sino ad allora allestita in una galleria privata.
I numerosi dipinti conservati alla Galleria d’Arte Moderna di Verona, come Omaggio a Piero della Francesca (1920), opere come La casa incantata (1913) e la grande tavola Neve a Venezia (1921) provenienti rispettivamente dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia e dal Museo “Mario Rimoldi” di Cortina d’Ampezzo, Il ponte di Chioggia (1939) con cui l’artista vince il Premio Bergamo in quello stesso anno, e lo Zibaldone (1957) anch’esso in collezione pubblica veronese, consentono di ripercorrere l’intero arco di una ricerca espressiva in cui emerge l’interesse per una pittura filtrata attraverso la lezione dei post-impressionisti. Ne sono prova le trasparenti nature morte e i ritratti di fanciulle resi in un’atmosfera cristallina.
Oltre ai testi critici in catalogo di Licisco Magagnato, Guido Perocco e Gian Luigi Verzellesi, le pagine scritte da Riccardo Bacchelli rappresentano una preziosa testimonianza in cui si intrecciano ricordi di amici come Morandi o episodi legati all’infanzia, per entrambi trascorsa nei luoghi cantati nel Mulino del Po e rievocati con lirica nostalgia.