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22.11.1980 — 06.01.1981
Il 22 novembre 1980 la Galleria dello Scudo presenta l’opera di Massimo Campigli in una mostra antologica organizzata in collaborazione con Nicola, figlio dell'artista. La rassegna riunisce una selezione di oltre cinquanta dipinti provenienti da collezioni pubbliche e private, scelti fra i più noti e rappresentativi dell’intero percorso creativo.
Le amiche (1921), Donna alla fontana e La scuola (1929), Bastimento carico di donne (1936) e Le danzatrici (1939), grandi tele degli anni ’40 come Donne con ombrellino (1940), Teatro e Donne variopinte (1943), cui si affiancano il coevo Concerto proveniente dal Museo "Mario Rimoldi" di Cortina d’Ampezzo e il ritratto della moglie Giuditta (1944), sono momenti di un percorso che si dipana attraverso i soggetti tipici dell’artista, legati a un archetipo femminile che pare uscito da un antico affresco. L'esposizione si completa con tele degli anni '50, come Labirinto di specchi (1957), e con le grandi composizioni del decennio successivo, in cui la figura viene resa con una stilizzazione estrema, geometrizzante e totemica, ancora una volta costruita con una del tutto personale perizia tecnica.
Il catalogo edito per l’occasione reca una toccante rievocazione dell’artista firmata dal figlio, un testo dello stesso Campigli, quindi interventi critici di Guido Perocco e Marco Valsecchi.