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05.03.1977 — 10.04.1977
Con una selezione di trenta opere, il 5 marzo 1977 si inaugura alla Galleria dello Scudo una mostra dedicata a Lucio Fontana, fondatore dello Spazialismo, il movimento d’avanguardia che ha contribuito al rinnovamento dell’arte non solo in Italia nella seconda metà del Novecento.
Organizzata grazie alla collaborazione di Teresa Fontana e al contributo di collezionisti privati, la panoramica copre un arco di tempo compreso fra il 1958, anno di uno dei primi “tagli” proposti per l’occasione, recante le iscrizioni “Io sono un santo” (in azzurro sul recto) e “Io sono una carogna” (in rosso sul retro), e gli anni sessanta. Si segnala la presenza di un concetto spaziale con buchi e pietre del 1959 appartenuto alla Galleria del Naviglio di Milano, quindi tele con squarci e lustrini, nonché “teatrini” di grande formato del 1965-1966, scelti a scandire un percorso corredato da numerosi disegni, in parte antecedenti al 1950, in parte dei primi anni sessanta, nei quali l’artista spazia tra spazialismo e figurazione baroccheggiante.
La mostra alla Galleria dello Scudo anticipa la retrospettiva in programma in maggio al Castello Sforzesco di Milano e la grande antologica prevista in autunno a New York al Guggenheim Museum. Enrico Crispolti, curatore della catalogazione generale delle opere curata per l’Archivio Lucio Fontana di Milano, è l’autore di un testo in catalogo edito per l’occasione, in cui rievoca la figura dell’artista conosciuto e frequentato personalmente.