Home / Esposizioni / Joan Mirò. Opere ad olio, gouaches, acqueforti e litografie dal 1925 al 1981
27.03.1982 — 05.05.1982
Con una ricca selezione di dipinti e opere su carta, dal 27 marzo 1982 la Galleria dello Scudo rende omaggio a Joan Mirò, artista catalano tra le personalità di punta del surrealismo internazionale, a cui sono state dedicate nel 1980 le antologiche alla Fondation Maeght a Saint-Paul-de-Vence e all’Hirshhorn Museum di Washington.
Dipinti di grande formato come Peinture, été 1936 (1936), assieme a Femme, oiseau, étoiles (1943), Femme et oiseau dans la nuit (1967-1970) e Femme (1976), scandiscono l’allestimento arricchito da una serie di acqueforti e litografie di straordinaria perizia tecnica che attestano l’energia immaginativa e poetica dell’autore.
“Il poeta francese Jacques Prévert leggeva nel cognome Mirò uno specchio nascosto: Miroir-Mirò. E scrisse, in versi: «C'è un miroir nel nome di Mirò - talvolta in questo specchio c'è un universo di vigne, d'uva e di vino». Una immagine bucolica, un mondo ingenuo e contadino. Ma Joan Mirò è spagnolo e in spagnolo Mirò significa «egli vide»: nome, quindi, che annuncia un destino di veggente. Che cosa ha visto, nella sua lunga ed operosa vita, questo maestro della pittura contemporanea? Di quali visioni fanno testimonianza le oscure e allegre calligrafie dei suoi quadri, le loro incessanti metamorfosi, le brulicanti solarità e le loro notturne algebre? Egli stesso ne ha dato una possibile lettura: «I miei quadri sono campi sonori, campi di ritmi musicali». Avverte: «Io non faccio distinzione tra pittura e poesia». E basterà, in questa mostra, posare gli occhi su un qualsiasi olio o gouache, per comprendere che la distinzione è impossibile.”
Così inizia il testo di Domenico Porzio che apre il catalogo della mostra, da cui traspare l’indissolubile legame dell’autore con il suo retroterra spagnolo.