28.09.2024 — 09.11.2024
Dal 28 settembre viene presentata alla Galleria dello Scudo una selezione di dipinti dei primi anni ‘50 di Edmondo Bacci, personalità appartenente alla ristretta cerchia di eccellenze artistiche attive a Venezia nel secondo dopoguerra e senz’altro tra i pochi autori nel panorama italiano ad aver rielaborato con notevole anticipo le potenzialità espressive legate all’astrazione, filtrate attraverso le nuove tendenze provenienti da Europa e Stati Uniti.
La mostra propone la fase più lirica dell’opera di Bacci, quando l’artista, già affermato negli ambienti espositivi legati allo Spazialismo e tra gli interpreti contemporanei più innovativi a livello nazionale, viene notato da Peggy Guggenheim. Ed è proprio la nota collezionista americana a rivolgere la propria attenzione a Bacci, promuovendone l’ingresso in importanti collezioni pubbliche e private d’oltreoceano e acquisendo per la propria raccolta ben sei lavori datati fra il 1950 e il 1962. Nel 1956 Alfred H. Barr Jr acquista per il Museum of Modern Art di New York la grande tela Avvenimento 13 R / Incident 13 R del 1953.
La forza generativa del colore, la rottura dei piani spaziali e la funzione primaria attribuita a una singolare ricerca luministica sono alcuni tra gli elementi distintivi di un linguaggio che tra il 1950 e il 1955 giunge a reinterpretare in chiave astratta le fabbriche, le periferie industriali, ovvero i luoghi divenuti simbolo di modernità ed emblema di quello sviluppo economico destinato a segnare, per almeno un decennio, la fase di grande rinascita del paese dopo la ricostruzione post-bellica.