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a cura di Laura Mattioli Rossi
08.12.1991 — 16.02.1992
a cura di Laura Mattioli Rossi
08.12.1991 - 16.02.1992La figura e l'opera di Umberto Boccioni hanno sempre stimolato notevole interesse in ambito internazionale, come provano le numerose esposizioni retrospettive in Italia e all'estero organizzate in passato. La mostra dal taglio inedito e particolare inaugurata l'8 dicembre 1991 alla Galleria dello Scudo, realizzata con il patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Verona, propone l'analisi specifica di uno dei dipinti più significativi della stagione futurista di Boccioni, Materia (1912), ritratto della madre che assume la valenza di una forza creatrice universale.
Con una selezione di opere divisioniste, cui si affiancano lavori futuristi e l'intera serie dei disegni preparatori, la rassegna riveste carattere strettamente scientifico, evidenziando come Materia rappresenti l'estremo sviluppo degli studi sulle linee-forza e sulla scomposizione del soggetto, affrontati dall'artista anche in ambito scultoreo. Con fotografie e scritti, alcuni mai prima pubblicati, viene inoltre documentato l'iter del pensiero boccioniano, ricostruendo il clima artistico e culturale negli anni in cui, con le esposizioni all'estero, le idee futuriste si confrontano con il contesto europeo.
Tra le opere in mostra, comprese tra il 1904 e il 1912, emergono come punto di arrivo della ricerca divisionista La signora Massimino e Romanzo di una cucitrice, entrambe eseguite nel 1908, in cui lo schema compositivo della figura femminile davanti alla finestra e lo studio della luce nelle sue molteplici declinazioni segnano momenti diversi di un percorso di indagine culminato con Materia. Ad aprire la mostra è il raffronto iconografico con alcuni esempi del passato come La Madonna dei gigli (1893-94) di Gaetano Previati, appartenente alla Civica Galleria d’Arte Moderna di Milano; a chiuderla è un cenno agli esiti successivi, quali Dimensioni astratte (1912) e Interno con due figure femminili (1915), entrambi delle civiche raccolte milanesi, lavori questi ultimi che segnano il preludio agli sviluppi in chiave cézanniana. L'iniziativa si avvale di numerosi prestiti pubblici provenienti dal Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e dal Civico Museo d’Arte Contemporanea di Milano e dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Venezia.
La rassegna è progettata e curata da Laura Mattioli, Massimo Di Carlo, Massimo Simonetti. Il catalogo, edito da Mazzotta, reca numerosi contributi, che offrono una lettura approfondita e interdisciplinare di Materia: da un'indagine propriamente storica alla ricostruzione della fortuna critica, da una lettura psicanalitica alla definizione delle componenti prospettico-spaziali. Ne sono autori Marisa Dalai Emiliani, Sergio Marinelli, Antonello Negri, Fausto Petrella, Marco Rosci, Gianni Rossi, Aurora Scotti. La schedatura delle opere affidata a Leonardo Capano completa il volume, arricchito da una biografia di Francesco Sandroni e da un'antologia di scritti e documenti rari.