Piero Pizzi Cannella, nato a Rocca di Papa il 20 novembre 1955, esordisce nel 1977 con una personale alla Galleria La Stanza, dove si ripresenta l’anno successivo con una installazione di ispirazione concettuale. Un’isolata incursione nell’ambito del cosiddetto “citazionismo anacronista” avviene nella mostra del marzo 1980 alla Galleria La Tartaruga. Nel 1984 si stabilisce insieme a Ceccobelli e Tirelli in uno studio nell’ex pastificio Cerere in via degli Ausoni a Roma, dove già lavorano Dessì, Gallo e Nunzio, esponenti di quella sarà definita la Nuova Scuola Romana. Nello stesso anno entra in contatto con il gallerista Fabio Sargentini che ospita nei locali dell’Attico la personale Interni e figure, in cui sono riuniti dipinti ancora figurativi eseguiti negli ultimi due anni.
Le esposizioni da Annina Nosei a New York, così come le varie personali allestite in quegli anni alla Galerie Folker Skulima a Berlino e da Triebold a Basilea, segnano per Piero Pizzi Cannella il conseguimento della piena maturità artistica, in cui la figura umana, ormai del tutto assente, viene evocata solo attraverso oggetti familiari, come tavoli, sedie, abiti, monili, avulsi da qualsiasi contesto reale. L’artista figura inoltre in numerose rassegne dedicate all’arte italiana a Chicago, Nizza, Graz, San Paolo del Brasile, in Germania, Spagna e nel nord Europa. Del 1986 è la sua partecipazione alla Biennale di Sydney e alla Quadriennale di Roma. Alla Biennale di Venezia del 1988 viene invitato nella sezione Aperto 88.
Degli anni ’90 sono alcuni cicli nati da riflessioni su eventi storici e personali: I diari di guerra, scaturiti dai tragici eventi della guerra nel Golfo, presentati al Museo Civico di Gibellina nel 1991; Bagno turco, titolo della mostra del 1994 da Alessandro Bagnai a Siena e alla Galleria Paolo Gentili a Firenze, successiva a un viaggio in Turchia; del 1993 è il grandioso intervento murale, poi distrutto, realizzato all’Attico a Roma in occasione della mostra Animal House. Piero Pizzi Cannella figura in rassegne come Roma aeterna al Museum Moderner Kunst Stiftung Ludwig di Vienna nel 1991, la Biennale di Venezia nel 1993, la Quadriennale di Roma nel 1996. Ricca è l’antologica allo Spedale di Santa Maria della Scala a Siena nel 1997.
Nel 2000 esce Atelier dei mari e dei venti, pubblicazione corredata da un testo di Rossella Fumasoni che riunisce una serie di disegni realizzati a Ischia, dove Piero Pizzi Cannella dal 1995 trascorre lunghi periodi di soggiorno. Con il titolo Polittici viene presentata il 7 febbraio 2003 una ricca antologica al Castello Colonna di Genazzano, in cui sono presentate oltre cinquanta opere inedite su tavola. Le mostre a Roma Le mappe del mondo al Teatro India (2004) e Cattedrali al MACRO (2006-2007), sono ulteriori conferme della straordinaria creatività dell’artista.