Luigi Ontani nasce il 24 novembre 1943 a Montovolo di Grizzana Morandi presso Vergato, un piccolo paese alle falde dell’Appennino tosco-emiliano. Da ragazzo ama la lettura con interessi rivolti soprattutto ad autori contemporanei, quali Pasolini, Apollinaire, Joyce, Savinio, Marinetti e i futuristi, e manifesta una precoce inclinazione alla poesia. Il soggiorno a Torino per il servizio militare, tra il 1963 e il 1964, gli offre la possibilità di frequentare musei e gallerie attive in particolar modo nel campo dell’avanguardia. Stabilisce i primi contatti con galleristi e artisti emergenti.
La svolta avviene nel 1965, quando, nel clima di generale rifiuto delle tecniche tradizionali, Ontani alterna alla pittura sperimentazioni che attingono alla sfera fanciullesca del gioco. A tale periodo risalgono i primi “oggetti pleonastici”. A Bologna tiene le sue prime mostre. Esordisce nel novembre del 1965 nella rassegna organizzata dal Gruppo Industriale Maccaferri, presso il quale è impiegato. Ma il vero debutto avviene con la personale alla Galleria Sanpetronio nella primavera del 1967, dove presenta acquerelli, disegni e oggetti “pleonastici”.
Una tappa fondamentale della carriera dell’artista è la personale, nel capoluogo lombardo nel gennaio del 1970 alla Galleria San Fedele, presentata da Renato Barilli, il critico che da allora seguirà con costante interesse lo svolgersi della ricerca di Ontani. L’artista, lo stesso anno, decide di abbandonare Vergato e di trasferirsi a Roma, dove frequenterà assiduamente l’Attico di Fabio Sargentini. In questi anni Ontani sperimenta con la fotografia e realizza i primi "tableaux vivants". Nel 1974 iniziano i primi riconoscimenti all’estero con la partecipazione a importanti mostre pubbliche: Fotomedia al Museum am Ostwall di Dortmund e Transformer. Aspekte der Travestie al Kunstmuseum di Lucerna. La sua prima personale a New York si tiene nell’ottobre del 1974 alla Sonnabend Gallery in West Brodway.
Luigi Ontani gode di notorietà oltre i confini nazionali, lo confermano i rapporti stabiliti in Europa ed oltreoceano con centri culturali che lo inseriscono nei calendari accanto ad artisti di fama consolidata. L’Oriente e l’esotico hanno sempre esercitato forti attrattive sull’artista, che alla fine del 1974 affronta il primo viaggio in India. Inizia così le sue riproduzioni in seppia acquerellate secondo armoniche gamme cromatiche.
Riscuote consensi di critica la sua partecipazione alla rassegna Italian Art Now aperta nell’aprile 1982 al Solomon R.Guggenheim Museum di New York. Ontani viene inserito nella rosa dei sette nomi invitati ad esporre in alcune città del nord Europa nel giugno del 1980. Nel 1983 seguono prestigiosi appuntamenti espositivi tra cui una rassegna alla Holly Solomon Gallery di N.Y., ed un’esposizione di arte italiana dal 1960 e il 1983 alla Hayward Gallery e all’Institute of Contemporary Arts di Londra.
È da segnalare, nel 1984, la rassegna Der Traum des Orpheus a Monaco di Baviera alla Stadtsche Galerie im Lembachhaus. All’Università degli Studi di Roma, sempre nello stesso anno, viene presentata La Sapienza, la sua prima ceramica realizzata per l’occasione con Venera Finocchiaro. Sempre nel 1984 partecipa alla Biennale di Venezia nella sezione Wunderkammer, per poi tornarvi nel 1995 invitato da Gabriella Belli, in occasione del centenario, con una sala personale al Padiglione Italia, dove sono proposte per la prima volta le quattro “ermestetiche” realizzate in collaborazione con la Bottega d’Arte Ceramica. Le opere esposte a Venezia, vengono riproposte nella personale alla Galleria dello Scudo dell’inverno dello stesso anno, accanto a lavori dei primi anni ’80 come Autoritratto in cartamodelli dorati (1980-1981).
Due importanti antologiche di tengono nel 2001 alla P.S.1 Gallery di New York e tra il 2003 e il 2004 allo S.M.A.K. di Gent. Nel 2008 presenta un’ampia personale al MAMbo di Bologna, cui seguono negli anni successivi le mostre al Museo Capodimonte a Napoli (2010), al Castello di Rivoli a Torino (2011-2012) e al GAMeC di Bergamo (2014-2015).