Edmondo Bacci nasce a Venezia nel 1913. Dal 1932 al 1937 frequenta l'Accademia di Belle arti di Venezia, allievo di Virgilio Guidi e Guido Cadorin. Sin dal 1934 partecipa alle collettive dell’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e alle iniziative organizzate alla Piccola Galleria di Venezia dove trovano ospitalità gli artisti d’avanguardia del momento. In questi anni inizia per Bacci il duraturo rapporto con il gallerista Carlo Cardazzo che, col fratello Renato, dirige la Galleria del Cavallino A Venezia. Proprio Cardazzo nel maggio 1945 ospita la sua prima personale.
Marghera, fulcro della rinascita economica post bellica, e le suggestioni offerte dalla luce della laguna filtrata dalle lamiere metalliche e dai fumi delle ciminiere, sono le ispirazioni che Edmondo Bacci trasferisce nei “Cantieri” e nelle “Fabbriche”, tele eseguite attorno al 1950, in cui l’artista matura la funzione spaziale del colore destinata a divenire protagonista nei suoi lavori successivi. La prima partecipazione alla Biennale di Venezia risale al 1948, dove tornerà con costanza fino al 1958, anno della sua sala personale.
Nel 1952 attorno alla Galleria del Cavallino si registrano le prime manifestazioni del gruppo dello Spazialismo veneziano, movimento cui Edmondo Bacci aderirà nel settembre 1953. Le riflessioni pittoriche del momento vedono il progressivo abbandono del segno e della struttura già peculiari delle “Fabbriche” per cedere il passo a una nuova intensità espressiva del colore che porterà l’artista a realizzare i cicli deli “Avvenimenti” e delle “Albe”.
Alla metà degli anni ’50 risale l’incontro con Peggy Guggenheim, collezionista di Tancredi nonché amica di Giuseppe Santomaso e Emilio Vedova, che diverrà sua fervida sostenitrice. Dopo la sua mostra alla Galleria del Cavallino nel 1956, l’anno seguente tiene un’importante personale negli Stati Uniti, alla Seventy-Five Gallery di New York in occasione della quale numerose opere entrano in importanti collezioni americane, fra cui l’Albright-Knox Art Gallery di Buffalo. Partecipa, quindi, a varie collettive del movimento spaziale, tra cui Espacialismo alla Galeria Bonino di Buenos Aires nel 1956.
Nel 1957 espone alla Galleria del Naviglio a Milano, alla Galleria d'Arte Selecta di Roma; partecipa, inoltre, alla mostra Between Space and Earth alla Marlborough Gallery di Londra. Segue la sua partecipazione a numerose esposizioni in Europa e negli Stati Uniti: nel 1961 alla Drian Gallery di Londra e alla Galerie 59 di Aschaffenburg in Germania; nel 1962 alla Frank Perls Gallery di Beverly Hills; nel 1963 alla Neue Galerie di Graz. L’anno successivo figura al Carnegie Institute di Pittsburgh e nella mostra della Peggy Guggenheim Collection alla Tate Gallery di Londra.
Tra il 1965 e il 1966 espone al Columbia Museum of Art, Columbia, e nella sede della Renaissance Society, Chicago. Nel 1974 ottiene la cattedra di Pittura all'Accademia di Belle Arti di Venezia, che terrà sino all’anno della sua improvvisa scomparsa nel 1978. Importante è l’antologica del 2023 alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia.