Carla Accardi nasce a Trapani nel 1924. Dopo gli studi nelle Accademie di Belle Arti di Palermo e Firenze, nel 1946 si stabilisce a Roma, dove entra in contatto con gli esponenti dell’astrattismo italiano. Con Attardi, Consagra, Turcato e Sanfilippo (che sposa nel 1949) fonda nel 1947 il gruppo Forma Uno cui aderiscono anche Dorazio, Guerrini e Perilli.
Dopo un periodo di crisi, nel 1954 riprende a lavorare, riducendo drasticamente il colore alle sole gamme del bianco e del nero. Nel 1955 è invitata dal critico Michel Tapié alla rassegna internazionale Individualità d'oggi alla Galleria Spazio di Roma, insieme a Burri, Capogrossi, Fontana e Klein; quindi in Intidividualité d'aujourd’hui alla Galerie Rive Droite di Parigi con Sam Francis, Jean Paul Riopelle, Georges Mathieu e Serge Poliakoff. Partecipa a numerose collettive tra cui l'esposizione internazionale a Pittsburgh e l’Osaka International Festival nel 1958, quindi in Italian Painting Today a Tokyo nel 1959. Critici importanti presentano il suo lavoro: Tapié introduce tre sue mostre tra il 1957 e il 1958, Pierre Restany altre due nel 1960, alla Galleria Notizie di Torino e alla Salita di Roma.
Del 1961 sono le personali alla Palma Gallery di New York e al New Vision Center di Londra, quest'ultima accompagnata da un catalogo con testo di Lionello Venturi. Negli anni ’60 Carla Accardi recupera progressivamente il colore con effetti optical che rimandano a visioni metropolitane e a singolari intrecci segnici. La sua ricerca è caratterizzata dalla costante sperimentazione che si radicalizza nell’uso di supporti plastici trasparenti, accentuando la natura del quadro come diaframma luminoso. Nel 1968 tiene una personale alla Galleria Marlborough di Roma, dove espone quadri e rotoli monocromi in sicofoil; figura quindi nella rassegna Recent Italian Painting & Sculpture al Jewish Museum di New York. Nel 1964 esordisce alla Biennale di Venezia, dove tornerà a esporre nel 1976, 1978 e 1988.
Negli anni ’80, torna a dipingere su tela, mentre il suo linguaggio subisce un ulteriore cambiamento attraverso l’uso di larghe partiture compositive dai forti contrasti timbrici. Figura nelle principali rassegne storiche d’arte italiana del XX secolo, tra le quali The Italian Metamorphosis 1943-1968 al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 1994. Nominata membro dell’Accademia di Brera nel 1996, l’anno dopo Carla Accardi entra a far parte, come consigliere, della Commissione per la Biennale di Venezia. Sue opere figurano in collezioni pubbliche quali la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (Torino), le Gallerie Civiche di Modena e Bologna, Palazzo Reale a Milano e la Galleria d’Arte Moderna di Torino. Muore a Roma nel 2014.